Nel 2023 le istituzioni e gli organi dell’Unione europea hanno operato in stretta collaborazione per perseguire gli interessi comuni dell’UE e conseguire risultati per i suoi cittadini. Sono proseguiti gli sforzi tesi a migliorare il processo legislativo dell’UE e a riformare le amministrazioni affinché siano meglio preparate alle opportunità e alle sfide di un mondo in evoluzione. Ottenere risultati migliori per i cittadini perfezionando le norme dell’UE è un obiettivo condiviso di cui sono responsabili tutte le istituzioni e tutti gli Stati membri dell’UE. Si tratta in particolare di consentire ai cittadini di partecipare attivamente al processo democratico.
L’assetto istituzionale dell’UE è unico nel suo genere e il suo sistema decisionale è in costante evoluzione. In linea di principio, la Commissione europea propone nuove leggi e il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea, in qualità di colegislatori, le adottano. Gli Stati membri attuano quindi le leggi e la Commissione ne garantisce la corretta applicazione. Il lavoro di queste istituzioni è integrato dalle attività svolte da altre istituzioni e altri organi - si apre in una nuova scheda..
Nel 2023 le istituzioni dell’UE hanno compiuto progressi riguardo a diverse iniziative legislative fondamentali e hanno intensificato gli sforzi per rendere l’UE più trasparente, più responsabile e più efficace. Tenendo presente la comunicazione della Commissione dal titolo «Verso un’Europa più resiliente, competitiva e sostenibile - si apre in una nuova scheda.», a ottobre i leader dell’UE si sono riuniti a Granada, in Spagna, per avviare una discussione volta a definire gli orientamenti e le priorità politiche generali dell’Unione europea per gli anni a venire.
La presidenza del Consiglio dell’Unione europea è assunta a turno dagli Stati membri dell’UE ogni sei mesi. Nel 2023 la presidenza è stata esercitata prima dalla Svezia e poi dalla Spagna.
Nel 2023 i colegislatori dell’UE hanno compiuto progressi nell’ambito di varie iniziative importanti.
Per quanto riguarda la solidarietà con l’Ucraina e il sostegno militare (cfr. il capitolo 1), il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico in merito al regolamento sul sostegno alla produzione di munizioni, mobilitando 500 milioni di euro per la fabbricazione di munizioni e missili. Hanno inoltre concordato nuove misure per rafforzare con urgenza le capacità dell’industria della difesa dell’UE nella produzione di munizioni (lo strumento per il rafforzamento dell’industria europea della difesa mediante appalti comuni — cfr. il capitolo 8). Dato il protrarsi della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, il Consiglio ha inoltre approvato l’11º e il 12º pacchetto di misure restrittive (sanzioni) economiche e individuali.
Sono stati conseguiti progressi per quanto concerne il rafforzamento dell’economia e della competitività dell’UE, con accordi tra i colegislatori su proposte importanti quali il regolamento dell’UE sulle obbligazioni verdi, il pacchetto per il settore bancario e il regolamento sui depositari centrali di titoli, nonché la normativa all’avanguardia sulle materie prime critiche (cfr. il capitolo 2). Inoltre, il Consiglio ha concordato una posizione comune sulla proposta della Commissione di riformare le norme dell’UE in materia di governance economica.
Per quanto attiene all’agenda verde, il Parlamento e il Consiglio hanno adottato atti legislativi fondamentali per conseguire gli obiettivi climatici per il 2030, tra cui nuove norme tese a ridurre il consumo di energia finale e ad aumentare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico dell’UE (cfr. i capitoli 3 e 4).
In merito alla transizione digitale, il Parlamento e il Consiglio hanno adottato nuove norme per potenziare il settore europeo dei semiconduttori (regolamento sui chip), che rafforzeranno la sovranità tecnologica dell’UE. I colegislatori hanno inoltre adottato la normativa sui dati, che garantirà un accesso equo ai dati, e hanno raggiunto un accordo politico concernente la legge sull’intelligenza artificiale, che promuoverà l’uso sicuro dell’intelligenza artificiale nell’UE a vantaggio di tutti (cfr. il capitolo 5).
I negoziati tra il Parlamento e il Consiglio sono sfociati in un accordo politico riguardante il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo (cfr. il capitolo 7) e la trasparenza della pubblicità politica (cfr. in appresso). Si registrano progressi anche per quanto riguarda la direttiva relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali (capitolo 6). Inoltre, in relazione allo spazio Schengen, il Consiglio ha convenuto all’unanimità di revocare i controlli alle frontiere interne aeree e marittime con la Bulgaria e la Romania (cfr. il capitolo 7).
In aggiunta, l’accordo politico sulla revisione mirata del regolamento finanziario segna un passo significativo nella protezione del bilancio dell’UE (cfr. il capitolo 2), nel rafforzamento della trasparenza, nel miglioramento della gestione delle crisi e nella riduzione degli oneri amministrativi a carico degli Stati membri.
Il diritto dell’UE deve essere attuato e applicato pienamente e correttamente ovunque, a vantaggio dei cittadini e delle imprese. A tal fine, nel 2023 la Commissione ha avviato oltre 500 nuove procedure di infrazione, perché gli Stati membri non avevano recepito tempestivamente le direttive dell’UE nel diritto nazionale o perché non applicavano correttamente le norme dell’UE, oppure le norme nazionali non erano pienamente conformi al diritto dell’UE.
D’altro canto, nel corso dell’anno è stato possibile chiudere 1 000 procedure di infrazione, dal momento che gli Stati membri si sono conformati alle norme dell’UE. Ne deriveranno benefici concreti, quali il rafforzamento dei diritti nel mercato unico digitale, il miglioramento dell’efficienza energetica, una maggiore protezione dell’ambiente, migliori servizi finanziari e trasporti più sicuri.
La Commissione ha inoltre proseguito le attività tese principalmente a prevenire le violazioni, ad esempio fornendo un sostegno tempestivo agli Stati membri nell’attuazione del diritto dell’UE attraverso orientamenti pratici, riunioni, formazioni e assistenza tecnica.
Il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato europeo delle regioni hanno fornito contributi importanti e pertinenti al Parlamento, al Consiglio e alla Commissione e si sono fortemente impegnati a sostenere l’Ucraina. Il Comitato economico e sociale europeo ha proseguito l’iniziativa di selezione dei membri candidati all’allargamento, che mira a coinvolgere i rappresentanti della società civile dei paesi candidati all’adesione all’UE nei lavori consultivi quotidiani del Comitato.
Attraverso l’Alleanza europea delle città e delle regioni per la ricostruzione dell’Ucraina - si apre in una nuova scheda., il Comitato europeo delle regioni ha evidenziato l’importanza del decentramento e del rafforzamento dell’autonomia locale nel processo di ripresa e ricostruzione dell’Ucraina.
I parlamenti nazionali della maggior parte degli Stati membri hanno proseguito la loro cooperazione attiva con le istituzioni dell’UE, esaminando le nuove proposte legislative per verificare che rispettino il principio di sussidiarietà. Detto principio definisce le circostanze in cui è legittimo che l’azione sia intrapresa dall’UE piuttosto che dagli Stati membri. A tale riguardo, i parlamenti nazionali hanno sollevato preoccupazioni solo in pochissimi casi. Hanno partecipato al dialogo politico scritto e orale con la Commissione su un’ampia gamma di argomenti e alle riunioni interparlamentari in seno al Parlamento europeo.
Le relazioni tra le altre istituzioni e il Mediatore europeo - si apre in una nuova scheda. sono rimaste buone e molto costruttive. La Commissione, in quanto istituzione che intrattiene rapporti più diretti con il pubblico, rimane il principale destinatario delle indagini del Mediatore. Nel 2023 la Commissione ha attuato circa tre quarti delle proposte del Mediatore e i casi di cattiva amministrazione sono stati molto rari.
In qualità di custode delle finanze dell’UE, la Corte dei conti europea ha svolto una serie di audit finanziari e di gestione, anche in ambiti quali il fondo per la ripresa dalla pandemia NextGenerationEU, la competitività economica dell’UE, la resilienza alle minacce alla sicurezza, il rispetto dei valori europei, i cambiamenti climatici e la lotta contro le frodi. Quale principale entità controllata dalla Corte, la Commissione ha accettato la maggior parte delle raccomandazioni che le sono state rivolte, al fine di garantire che i fondi dell’UE siano raccolti e spesi conformemente alle norme pertinenti e che conseguano i risultati previsti.
La trasparenza, l’integrità e la responsabilità sono le caratteristiche fondamentali di una democrazia basata sullo Stato di diritto. Promuovono la buona governance e generano fiducia nel processo di elaborazione delle politiche. Costituiscono inoltre strumenti politici estremamente importanti per prevenire la corruzione. A seguito delle accuse di corruzione e del successivo arresto di una deputata al Parlamento europeo alla fine dell’anno precedente, nel 2023 il Parlamento ha attuato una serie di riforme - si apre in una nuova scheda. volte a rafforzarne l’integrità, l’indipendenza e la responsabilità, in modo da prevenire ulteriori interferenze nelle sue attività.
Al fine di rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni dell’UE, a giugno la Commissione ha presentato una proposta - si apre in una nuova scheda. relativa a un organismo etico interistituzionale, nell’intento di stabilire norme comuni per la condotta etica dei membri, e un meccanismo formale per la cooperazione e lo scambio di opinioni sui requisiti etici. La Commissione ha invitato tutte le istituzioni dell’UE (Parlamento, Consiglio europeo, Consiglio, Corte di giustizia, Banca centrale europea, Corte dei conti, unitamente al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato europeo delle regioni) ad avviare i negoziati e ha organizzato le prime riunioni politiche e tecniche in vista di un potenziale accordo.
A giugno la Banca centrale europea ha formalizzato con il Parlamento le sue disposizioni in materia di responsabilità - si apre in una nuova scheda.. Il dialogo tra la Banca centrale e il Parlamento è di fondamentale importanza a tale riguardo. Consente alla Banca di illustrare in dettaglio le proprie azioni e politiche ai rappresentanti eletti dei cittadini dell’UE e di ascoltare le loro preoccupazioni. In tal modo, i cittadini e i loro rappresentanti possono formulare un giudizio sui risultati della Banca alla luce del suo obiettivo primario di mantenere la stabilità dei prezzi.
L’agenda della Commissione «Legiferare meglio - si apre in una nuova scheda.» rappresenta il fulcro dell’attività volta a garantire la competitività e la resilienza dell’UE attraverso una regolamentazione più intelligente, efficiente ed efficace. Si basa su un quadro comprovato, riconosciuto - si apre in una nuova scheda. dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici.
Nel 2023 la Commissione si è impegnata - si apre in una nuova scheda. a ridurre progressivamente del 25 % gli oneri connessi agli obblighi di comunicazione. Nel suo programma di lavoro - si apre in una nuova scheda. ha presentato 41 iniziative, nell’ambito delle quali la razionalizzazione degli obblighi di comunicazione che impongono oneri sproporzionati alle imprese o alle amministrazioni costituisce una priorità. L’obiettivo è ridurre gli oneri amministrativi senza compromettere gli obiettivi politici né abbassare gli standard sociali, economici, ambientali o di altro tipo, compresa la protezione dei consumatori. Questo processo si baserà su 200 contributi presentati da imprese, autorità pubbliche, società civile e cittadini in un apposito invito a presentare contributi.
L’obiettivo di razionalizzazione e semplificazione degli obblighi di comunicazione comporta diverse fasi fondamentali. La prima fase consiste nell'eliminare gli elementi di comunicazione obsoleti, come quelli di limitata utilizzabilità. Questo sforzo sostiene la modernizzazione del processo di comunicazione mediante la digitalizzazione e le nuove tecnologie per una raccolta dei dati più efficace. Nella strategia si chiede inoltre di ridurre la frequenza delle comunicazioni, consolidare i dazi simili, ridurre il numero di imprese interessate e concedere il tempo necessario per consentire alle parti interessate di adeguarsi ai nuovi requisiti. Diverse proposte illustrano questa strategia in azione. Il codice doganale dell’Unione è concepito per creare un’interfaccia unificata dell’UE per la comunicazione, che dovrebbe facilitare il riutilizzo dei dati e generare risparmi stimati in 2 miliardi di euro. La revisione della direttiva sul trasporto combinato mira a semplificare le procedure, ad esempio utilizzando piattaforme digitali di dati sui trasporti per verificare l’ammissibilità, con risparmi previsti di 430 milioni di euro. L‘adeguamento delle soglie della direttiva contabile mira a ridurre l’onere di comunicazione in tutti i settori, con potenziali benefici per oltre 1 milione di imprese. Infine l’obiettivo della risoluzione alternativa delle controversie è ridurre determinati obblighi di informativa e passare a una piattaforma online, con un risparmio finanziario previsto di circa 630 milioni di euro.
Proposta | Obiettivo | Risparmi/benefici attesi |
---|---|---|
Riforma del codice doganale dell'Unione | Creare un’interfaccia unica dell’UE e facilitare il riutilizzo dei dati | 2 miliardi di euro |
Revisione della direttiva sui trasporti combinati | Semplificare le procedure (ad esempio utilizzare piattaforme digitali di dati sui trasporti per la prova di ammissibilità) | 430 milioni di euro |
Adeguamento delle soglie della direttiva contabile | Ridurre gli obblighi di comunicazione | Si prevede che ne beneficeranno oltre 1 milione di imprese |
Risoluzione alternativa delle controversie | Eliminare alcuni obblighi di informativa e sostituire la piattaforma online | Circa 630 milioni di euro |
La Commissione ha inoltre continuato ad attuare il principio «one in, one out», in base al quale qualsiasi onere di nuova introduzione è compensato eliminando un onere equivalente nello stesso settore strategico. Tale principio integra il programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione - si apre in una nuova scheda. della Commissione, attraverso il quale essa cerca di individuare ed eliminare sistematicamente la burocrazia e i costi superflui ogniqualvolta la legislazione dell’UE viene sottoposta a revisione e valutazione.
L’efficienza delle pubbliche amministrazioni nazionali è fondamentale per trasformare in realtà le politiche nazionali e dell’UE, attuare riforme a vantaggio dei cittadini e delle imprese e convogliare gli investimenti verso la realizzazione delle transizioni verde e digitale e una maggiore competitività. Al fine di rafforzare lo spazio amministrativo europeo, l’iniziativa ComPAct - si apre in una nuova scheda. offre una nuova serie di principi per aiutare gli Stati membri ad affrontare le carenze di competenze e a conseguire l’obiettivo di rendere accessibile online il 100 % dei principali servizi pubblici entro il 2030. In tal modo le economie e le società dell’UE potranno conseguire gli ambiziosi obiettivi in materia di clima ed energia per il 2030 e le pubbliche amministrazioni dell’UE saranno meno burocratiche, più rapide nella fornitura di servizi, più trasparenti e più vicine ai cittadini. A tale proposito, l’accordo - si apre in una nuova scheda. raggiunto a novembre riguardo alla normativa su un’Europa interoperabile rappresenta un traguardo importante verso il conseguimento degli obiettivi digitali per il 2030 - si apre in una nuova scheda. dell’UE (cfr. il capitolo 5). Una volta adottata, la normativa consentirà al settore pubblico dell’UE di passare al livello successivo per quanto riguarda lo scambio di informazioni e di accelerare la trasformazione digitale del settore.
Per adeguare le sue politiche alle esigenze future in un contesto globale sempre più complesso, l’UE sta progressivamente integrando le previsioni nel suo processo di elaborazione delle politiche. Si esaminano possibili scenari, tendenze, rischi e questioni emergenti, ottenendo indicazioni utili per la pianificazione strategica e l’elaborazione delle politiche, in linea con il pacchetto di strumenti per legiferare meglio. In ultima analisi, la previsione strategica aiuterà l’UE ad anticipare le esigenze future, le evoluzioni negative e le crisi complesse inattese, come quelle che abbiamo vissuto negli ultimi anni, e a rispondere meglio a tali eventi.
Nella relazione di previsione strategica 2023 - si apre in una nuova scheda. sono state analizzate le sfide sociali ed economiche incontrate nel percorso verso il conseguimento della sostenibilità e il mantenimento del benessere delle persone. Si è inoltre evidenziato che una gestione efficace di tali sfide può aiutare l’UE a rafforzare la sua leadership a livello mondiale. Nella relazione si suggeriscono 120 ambiti d’azione concreti e vengono presentati i primi risultati del regime pilota riguardante l’approccio «oltre il PIL - si apre in una nuova scheda.», che mira a sostenere lo sviluppo di indicatori di progresso più inclusivi in materia di aspetti ambientali e sociali.
Nel corso dell’anno la Commissione ha inoltre sviluppato la sua collaborazione con gli Stati membri attraverso la rete di previsione - si apre in una nuova scheda. a livello dell’UE, istituita nel 2021, che ha contribuito ad accrescere l’interesse e gli investimenti nella previsione strategica a livello nazionale. La rete promuove anche dibattiti di ampio respiro a livello dell’UE, ad esempio l’attività riguardante la relazione «Resilient EU2030 - si apre in una nuova scheda.» durante la presidenza spagnola del Consiglio e la dichiarazione - si apre in una nuova scheda. formulata a seguito del Consiglio europeo tenutosi a Granada, in Spagna.
Il sistema europeo di analisi strategica e politica riunisce nove istituzioni e organi dell’UE per prevedere futuri rischi e opportunità. Nel 2023 la cooperazione è stata incentrata sull’elaborazione della nuova relazione sulle tendenze globali - si apre in una nuova scheda., che sarà pubblicata all’inizio del 2024.
Potenziamento del pacchetto di strumenti dell’UE per la preparazione e la risposta alle crisi
Nuovo contratto sociale europeo
Rafforzamento della democrazia attraverso l’intervento dei cittadini e l’equità
Maggiore partecipazione al mercato del lavoro e attenzione alle competenze future
Spostamento degli indicatori strategici ed economici verso un benessere sostenibile e inclusivo
Effetto leva sul mercato unico per promuovere un’economia a zero emissioni nette
Legame più forte tra le politiche interne ed esterne dell’UE
Spostamento della produzione e del consumo verso la sostenibilità
Adeguamento dei bilanci pubblici a fini di sostenibilità
Creazione di un’Europa degli investimenti aumentando i flussi privati
Dato il protrarsi della guerra di aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, è essenziale che la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto siano difesi e rispettati in modo proattivo, nell’UE e nel resto del mondo. La relazione sullo Stato di diritto - si apre in una nuova scheda. del 2023 ha fornito un importante contributo in tal senso, dimostrando che il 65 % delle raccomandazioni sullo Stato di diritto rivolte agli Stati membri nel 2022 è stato pienamente o parzialmente preso in considerazione. Tale risultato riflette i notevoli sforzi profusi negli Stati membri per intraprendere le riforme necessarie a rafforzare lo Stato di diritto in quattro ambiti fondamentali: il sistema giudiziario, il quadro anticorruzione, il pluralismo e la libertà dei media. Visti i risultati positivi conseguiti negli Stati membri, nel 2023 la Commissione ha annunciato - si apre in una nuova scheda. che avrebbe aperto la relazione sullo Stato di diritto ai paesi candidati all’adesione più avanzati per sostenerli nei loro sforzi di riforma.
L’81 %
dei cittadini dell’UE concorda sul fatto che le ingerenze straniere costituiscono un grave problema che dovrebbe essere affrontato
Secondo l’81 %
dei cittadini dell’UE le entità che rappresentano governi stranieri sul territorio dell’UE dovrebbero essere registrate per prevenire ingerenze occulte
L’87 %
dei cittadini dell’UE ritiene che la società civile svolga un ruolo importante nella protezione della democrazia e nella promozione del dibattito democratico
Fonte: Eurobarometro Flash 528 - si apre in una nuova scheda., dicembre 2023.
Il 78 %
dei cittadini dell’UE teme che le decisioni di voto possano essere basate sulla disinformazione
Il 72 %
dei cittadini dell’UE ha il timore che le elezioni nell’UE possano essere manipolate attraverso attacchi informatici
Il 70 %
dei cittadini dell’UE si preoccupa del fatto che paesi stranieri possano influenzare in modo occulto le elezioni
Il 65 %
dei cittadini dell’UE teme di poter subire pressioni a votare in un certo modo
Il 63 %
dei cittadini dell’UE palesa la preoccupazione che i risultati elettorali possano essere manipolati
Il 53 %
dei cittadini dell’UE teme che votino persone che non hanno diritto di voto
In una democrazia sana e prospera i cittadini possono esprimere le loro opinioni liberamente, scegliere i loro leader politici e avere voce in capitolo sul loro futuro. La democrazia nell’UE è forte, ma si trova ad affrontare le sfide poste dall’ascesa dell’estremismo, dalle ingerenze in ambito elettorale, dalla diffusione di informazioni manipolatorie e dalle minacce nei confronti dei giornalisti.
Con il pacchetto per la difesa della democrazia - si apre in una nuova scheda., adottato a dicembre, si mira ad affrontare sfide quali le ingerenze straniere e a rafforzare la resilienza dall’interno incoraggiando l’impegno civico e la partecipazione democratica. Il fulcro del pacchetto è una proposta - si apre in una nuova scheda. volta a migliorare la trasparenza e la responsabilità democratica mettendo in luce le influenze straniere occulte. Le misure miglioreranno inoltre il funzionamento del mercato interno attraverso norme comuni per le attività di rappresentanza degli interessi per conto di paesi terzi. Il pacchetto comprende altresì due raccomandazioni: una volta a rafforzare i processi elettorali - si apre in una nuova scheda. nell’UE e un’altra tesa a promuovere la partecipazione inclusiva - si apre in una nuova scheda. dei cittadini e della società civile all’elaborazione delle politiche.
È stato inoltre raggiunto un accordo politico sulle nuove norme - si apre in una nuova scheda. in materia di trasparenza della pubblicità politica, in virtù delle quali i messaggi pubblicitari di natura politica dovranno essere chiaramente identificati come tali; inoltre essi devono includere informazioni riguardanti chi li ha finanziati, per quale importo, in relazione a quali elezioni, referendum o processi normativi e se sono basati su tecniche di targeting.
La promozione di elezioni libere ed eque, la garanzia dello Stato di diritto e della libertà dei media sono elementi fondamentali per creare uno spazio in cui ogni cittadino si senta libero e responsabilizzato.
La rete europea di cooperazione in materia elettorale - si apre in una nuova scheda. promuove scambi concreti e pratici su una serie di temi pertinenti per garantire elezioni libere ed eque, compresa la cibersicurezza. La rete continuerà a sostenere la cooperazione tra le autorità degli Stati membri in vista delle elezioni europee del 2024.
Nel 2023 è stato raggiunto un accordo politico sulla legge europea per la libertà dei media - si apre in una nuova scheda., una nuova serie di norme volte a proteggere meglio i media e i giornalisti dalle ingerenze politiche e a garantire che i media possano operare più facilmente a livello transfrontaliero. La legge propone un nuovo comitato europeo per i servizi di media indipendente, composto da organismi o autorità nazionali di regolamentazione dei media, per rafforzare la cooperazione a livello dell’UE, anche contro la propaganda straniera, e contribuire all’attuazione delle nuove norme.
È stato inoltre raggiunto un accordo sulle nuove norme - si apre in una nuova scheda. volte a proteggere giornalisti, difensori dei diritti, organizzazioni della società civile e altri soggetti che sono bersaglio di azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica. Le nuove norme comprenderanno il rigetto anticipato delle domande infondate, i mezzi di ricorso contro i procedimenti giudiziari abusivi e la protezione contro le sentenze straniere che non saranno riconosciute o eseguite nell’UE.
Mediante il progetto «Free Media Hub EAST» - si apre in una nuova scheda., guidato dal Centro internazionale della società civile di Praga - si apre in una nuova scheda. e sostenuto dalla Commissione, nel 2023 sono stati erogati oltre 2,2 milioni di euro in sovvenzioni per fornire sostegno ai media indipendenti bielorussi e russi esistenti e consolidati che operano nell’UE (principalmente in Cechia, Germania, Lettonia, Lituania e Polonia).
L’UE ricorda la lotta sostenuta e continua a onorare tutti coloro che hanno pagato il tributo più alto per la libertà. Il premio Sacharov 2023 per la libertà di pensiero - si apre in una nuova scheda., patrocinato dal Parlamento, è stato assegnato a Jina Mahsa Amini e al movimento «Donna, vita e libertà» in Iran.
L’UE si è impegnata a prestare maggiore ascolto ai cittadini e ai portatori di interessi. L’apertura al pubblico dei processi di elaborazione delle politiche rappresenta un altro modo per far sì che l’UE diventi più trasparente, responsabile ed efficace.
Negli ultimi anni la Commissione ha ulteriormente rafforzato le sue attività di consultazione attraverso il portale Di’ la tua - si apre in una nuova scheda., la pagina centralizzata in cui confluiscono tutti i riscontri e i contributi dei cittadini e dei portatori di interessi. È possibile fornire contributi a seguito di inviti a presentare contributi, in merito alle proposte adottate e ai progetti di atti. Per raggiungere più diffusamente i cittadini, la Commissione ha aumentato il numero di consultazioni tradotte in tutte le lingue ufficiali dell’UE (dal 59 % delle consultazioni pubbliche tradotte nel 2019 all’83 % nel 2023).
Tra dicembre 2022 e aprile 2023 la Commissione ha organizzato la prima serie di panel di cittadini - si apre in una nuova scheda. di nuova generazione, integrando nel processo di elaborazione delle politiche questa nuova modalità di partecipazione dei cittadini. Sulla base dell’esperienza acquisita durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e in risposta agli inviti espressi nel corso della conferenza, i panel consentono a 150 cittadini selezionati in modo casuale di deliberare e formulare raccomandazioni prima che vengano presentate le proposte della Commissione.
Oggetto di dibattito dei panel sono state le iniziative in materia di sprechi alimentari, mondi virtuali e mobilità per l’apprendimento. Le raccomandazioni sono confluite nelle relazioni dei cittadini, che hanno contribuito all’elaborazione delle proposte finali della Commissione, e sono state pubblicate congiuntamente a tali proposte. Le iniziative della Commissione sono state presentate rispettivamente il 5 luglio (sprechi alimentari), l’11 luglio (mondi virtuali) e il 15 novembre (mobilità per l’apprendimento). I nuovi panel di cittadini contribuiscono al più ampio processo di consultazione attraverso il quale la Commissione raccoglie contributi dai cittadini e dai portatori di interessi.
Ad aprile la Commissione ha registrato la 100ª iniziativa dei cittadini europei - si apre in una nuova scheda. dall’introduzione di tali iniziative nel 2012. Nel corso dell’intero anno la Commissione ha registrato 37 nuove iniziative che invocano un’azione dell’UE in vari ambiti, quali il trattamento dignitoso dei migranti, il benessere degli animali, le reti ferroviarie, la fiscalità, la salvaguardia della cultura ucraina e l’educazione in materia di cittadinanza dell’UE.
Nel 2023 la Commissione ha inoltre risposto a quattro iniziative di successo in cui si chiedeva una riduzione nell’uso dei pesticidi, la fine del commercio di pinne di squalo sfuse, la fine dei test sugli animali e il divieto di produzione e commercio di pellicce. Dal 2012 ad oggi 10 iniziative hanno ricevuto oltre un milione di dichiarazioni di sostegno.
Dalla relazione 2023 - si apre in una nuova scheda. sulle nuove norme relative all’iniziativa dei cittadini europei, in vigore dal 2020, emerge che tali norme offrono un quadro più accessibile, meno oneroso e di più facile utilizzo per gli organizzatori e i sostenitori. Nella relazione si suggeriscono inoltre miglioramenti pratici su come aumentare la consapevolezza generale e informare i cittadini del loro diritto di avvalersi dell’iniziativa dei cittadini, nonché su come dare un seguito più visibile alle iniziative di successo.
La cittadinanza dell’UE è uno dei risultati più significativi dell’Unione europea. Per celebrare il 30º anniversario della cittadinanza dell’UE, la Commissione ha proposto misure - si apre in una nuova scheda. volte a rafforzare i diritti di cittadinanza, accompagnate da orientamenti per i cittadini, unitamente alle informazioni più essenziali sui loro diritti. La relazione 2023 sulla cittadinanza dell’UE - si apre in una nuova scheda. evidenzia i progressi compiuti nella promozione dei diritti di cittadinanza, dei valori comuni e della partecipazione democratica nell’UE dalla pubblicazione dell’ultima relazione sulla cittadinanza nel 2020.
Quasi il 20 % dei cittadini dell’UE è costituito da minori, che hanno il diritto di esprimere la loro opinione sulle questioni che li riguardano. Grazie alla piattaforma dell’UE per la partecipazione dei minori - si apre in una nuova scheda., nel 2023 sono state offerte ai minori di 18 anni maggiori opportunità di partecipare al processo decisionale. Da quando è stata istituita nell’ottobre 2022, sono entrate a farne parte quasi 50 organizzazioni che operano a diretto contatto con i minori in tutta l’UE.
La prima assemblea generale della piattaforma dell’UE per la partecipazione dei minori, convocata in collaborazione con minori e adolescenti dell’UE e da essi presieduta, si è tenuta a Bruxelles a giugno. Circa 60 minori si sono riuniti per discutere riguardo alle tematiche — segnatamente democrazia, cambiamenti climatici, salute mentale, sicurezza e povertà — su cui si incentrerà il lavoro della piattaforma per tre anni.
L’Anno europeo dei giovani - si apre in una nuova scheda. 2022 ha posto i giovani in cima all’agenda politica a tutti i livelli e ha contribuito a integrare la prospettiva dei giovani in vari ambiti strategici. L’Anno europeo dei giovani ha generato mobilitazione e impegno su vasta scala, sensibilizzando in merito alle opportunità offerte dall’UE i milioni di giovani che hanno partecipato a 13 000 attività in 67 paesi, attraverso una serie di programmi e iniziative strategiche dell’UE. È stata varata una serie di nuove forme di partecipazione dei giovani, ad esempio la piattaforma «Youth Voices» (Le voci dei giovani) - si apre in una nuova scheda., i colloqui con i giovani - si apre in una nuova scheda., i dialoghi politici - si apre in una nuova scheda. e il gruppo di giovani giornalisti europei - si apre in una nuova scheda.. Le campagne sui social media condotte tra febbraio 2022 e maggio 2023 hanno avuto quale risultato 210 milioni di visualizzazioni e 10 milioni di interazioni e hanno raggiunto 91,4 milioni di persone.
Per diventare cittadini attivi, i giovani devono capire come funziona la democrazia e quali sono i loro diritti e le loro responsabilità. Con il kit di strumenti - si apre in una nuova scheda. «La democrazia dell’UE in azione», pubblicato a maggio, viene presentata agli studenti l’iniziativa dei cittadini europei e li si incoraggia ad assumere un ruolo attivo nelle questioni europee.